È stato eseguito all’ospedale di Livorno, dalla equipe cardiologica guidata dal Dr. Emilio Pasanisi, uno dei primi impianti in Italia di pace maker “senza fili” sotto guida radioscopica. Presente in euipe la collega TSRM Dr.ssa Simona Merlone.
L’esperienza di Livorno conferma il ruolo fondamentale del Tecnico Sanitario di Radiologia Medica all’interno delle equipe cardiologiche, ortopediche, chirurgiche, urologiche, di endoscopia digestiva ecc…
Parlando della sua realtà, Simona ribadisce come la radiologia complementare sia un ambito professionale del TSRM molto delicato, impegnativo e spesso in ombra. C’è molto lavoro da fare, a partire da una formazione dedicata all’interno del piano di studi universitario.
Una attività tutt’altro che collaterale. Il volume di procedure eseguite dal TSRM a supporto delle specialistiche chirurgiche è ingente all’interno della Azienda USL Toscana Nord Ovest. Importante è l’assorbimento di personale e lo sforzo organizzativo al fine di garantire un servizio sempre più richiesto con lo sviluppo delle tecniche chirurgiche mininvasive.
Il TSRM con il suo amplificatore di brillanza è l’ “occhio” del chirurgo, è il professionista che tutela il paziente ottimizzandone la radioesposizione durante la procedura ed è il garante delle radioprotezione degli operatori.
Per ogni procedura chirurgica eseguita il TSRM registra nella cartella clinica informatica la dose erogata al paziente, il tempo di esposizione degli operatori e redige quindi il verbale di radioprotezione.
(foto pubblica di proprietà della ATNO)