16 febbraio 2024, il “maledetto venerdì”, ormai da tutti ricordato come il giorno della strage di operai a Firenze, nel cantiere Esselunga tra via Ponte di Mezzo e via Mariti: l’evento porta all’attenzione ancora una volta la precarietà della sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro in generale nel nostro paese che, seppur non direttamente correlata (come in questo caso) alle cause del “crollo”, riaffiora tutte le volte che il contatore delle “morti bianche” viene aggiornato. Partendo da quanto annunciato dal Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, “Voglio che tutti si rifletta, e ognuno che ha una competenza possa mettere in atto il proprio impegno perché certe cose non si possano ripetere”, bisogna necessariamente che la comunità di tutti i professionisti che intervengono, direttamente e indirettamente, nel sistema di salute e sicurezza per gli ambienti di lavoro dia il loro contributo, ma ognuno per le proprie competenze di riferimento e che sia data luce e incremento a tali competenze. Di fatto, trascorso oltre un anno dagli ultimi interventi normativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che si sono posti lo scopo di implementare controlli non curando concretamente proprio quella competenza, cultura e capacità di intervento della maestranza già in essere e acquisita, nonché dell’ennesimo inasprimento delle sanzioni previste, che viene richiamato nuovamente dopo l’evento del 16/02 u.s., è dimostrata l’inutilità della direzione intrapresa. È sostanziale comprendere che fare prevenzione significa “arrivare prima”, ossia in fase di progettazione, informazione, formazione, valutazione e condivisione. Il concetto si è ormai amalgamato inopportunamente con il fare repressione: certamente utile ma che interviene, tuttavia, solo a valle del sistema con lo scopo di punire l’errore, il quale spesso non viene compreso e non educa chi lo commette.
Nel nostro Paese esiste e opera quotidianamente un professionista sanitario, il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di lavoro, che richiede a gran voce il confronto e il coinvolgimento sulle tematiche inerenti alla Sicurezza sul Lavoro sia sul fronte della costruzione di un “Sistema Azienda” consapevole dei rischi che risiedono nella sua attività, sia sul fronte del controllo: aspetti questi che devono essere comunicanti e sinergici, non contrapposti.
Con lo scopo di fornire una risposta concreta, “La Commissione di albo nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (TPALL) ha più volte sollecitato le Istituzioni, con iniziative, proposte e richieste di audizione. Al pari, le Commissioni di Albo dei Tecnici della Prevenzione dei 59 Ordini TSRM e PSTRP presenti su tutto il territorio nazionale hanno elaborato proposte funzionali al miglioramento del sistema salute e sicurezza sul lavoro sulla base delle competenze e delle esperienze che quotidianamente, ciascun Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, esprime nel proprio agire professionale sia attraverso l’attività ispettiva sia in qualità di consulente”.
La salute e sicurezza sul lavoro è un tema quotidiano che implica responsabilità diretta di tutti coloro che hanno ruoli decisionali e organizzativi: è arrivato il momento di fornire alle aziende del nostro territorio il supporto professionale di cui hanno bisogno, investendo sulle figure che alimentano la costruzione in prevenzione, e non la demolizione in repressione.
Dott.ssa Alessia Cappello
Presidente Commissione d’Albo Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di lavoro,
Ordine TSRM-PSTRP Pisa, Livorno e Grosseto